mercoledì 19 ottobre 2011
venerdì 24 dicembre 2010
mercoledì 10 novembre 2010
Dolce veleno.
Scendere nel profondo,
Il pragmatismo non esiste.
Non qui, dove il tuo spirito si scioglie come cera, scaldata da una fiamma incontrollabile e ti avvolge violenta.
Non puoi sfuggire più, non sai esprimere questa sensazione.
Soffri. Ma solo perchè chi ti è intorno non ne comprende appieno gli effetti.
Piangi, per liberarti un poco di quella pressione.
Ti infrangi a terra come vetro.
Ti arrabbi, ti dimeni. E ti bruci.
Il pragmatismo non esiste.
Non qui, dove il tuo spirito si scioglie come cera, scaldata da una fiamma incontrollabile e ti avvolge violenta.
Non puoi sfuggire più, non sai esprimere questa sensazione.
Soffri. Ma solo perchè chi ti è intorno non ne comprende appieno gli effetti.
Piangi, per liberarti un poco di quella pressione.
Ti infrangi a terra come vetro.
Ti arrabbi, ti dimeni. E ti bruci.
Necessità di tornare alle origini.
Quando ancora sapevi essere cattiva.
Quando ancora sapevi essere sicura.
Quando ancora sapevi essere te stessa.
Perchè annullare la propria persona?
Perchè ammutolire il proprio animo, invece di farlo gridare, come ha sempre saputo fare?
Perchè non più?
Perchè non ora?
Perchè questa voglia di rabbia?
Perchè ?
Perchè il tuo animo è stanco di sentirsi strozzare, di sentirsi schiacciare sotto qualcosa che forse, non ti appartiene del tutto.
Le tue certezze cadono.
E hai dimenticato a casa l'ombrello.
Quando ancora sapevi essere sicura.
Quando ancora sapevi essere te stessa.
Perchè annullare la propria persona?
Perchè ammutolire il proprio animo, invece di farlo gridare, come ha sempre saputo fare?
Perchè non più?
Perchè non ora?
Perchè questa voglia di rabbia?
Perchè ?
Perchè il tuo animo è stanco di sentirsi strozzare, di sentirsi schiacciare sotto qualcosa che forse, non ti appartiene del tutto.
Le tue certezze cadono.
E hai dimenticato a casa l'ombrello.
lunedì 25 ottobre 2010
Basta.
Sono stanca.
Non è possibile dopo un anno nello stesso posto, dopo un anno passato a rendersi disponibili, a lavorare onestamente a volte anche oltre le mie competenze, arrivare a due settimane dallo stipendio e già averlo finito.
No, non lo sperpero in giro. Non mi basta.
Non si può essere pagati la metà di quanto spetterebbe. Essere pagati quanto un part-time e passare 8 ore a correre dietro ai bisogni di persone che non si rendono nemmeno conto di cosa voglia dire rispettare i dipendenti.
Sono stanca di sentirmi presa per il culo.
Stanca di mandare via curriculum a destra e a manca, specificando le mie competenze sono LE STESSE specificate nel profilo ricercato, ma che puntualmente non vanno bene.
Impiegata con la puzza sotto il naso dell'agenzia: "Ah salve, lei per che posizione si presenta?"
"Signorina, mando via così tanti curricula che non ne ho la più pallida idea..."
Ma vaffanculo, siete tutti una manica di stronzi.
sabato 16 ottobre 2010
Thankful, behind the tears.
L'Amore è la cosa peggiore di questo mondo, può portare una persona a logorarsi dall'interno, ad azioni completamente illogiche e a volte estremamente azzardate e pericolose. E' appassionatamente doloroso e ti entra nelle viscere fino a consumarti.
Più sbagli, più cazzate ti scappano e più Lui ti tritura il fegato.
Inconsciamente forse si vive nel terrore stesso dell'amore, ma solo nel momento in cui si è impossessato completamente di noi.
Altrimenti lo agognamo come ricche terre per un conquistatore.
Le persone sono esseri ingenui e stupidi e lo dimostrano quotidianamente, fidandosi di questo malvagio sentimento. Cascano nelle trappole che Egli tende, perchè deve nutrirsi.
Di sofferenza e di sensi di colpa, di rabbia, di lacrime.
Devo però ringraziare questa mia stupidità, altrimenti ora non sarei così grata di averti incontrato.
Più sbagli, più cazzate ti scappano e più Lui ti tritura il fegato.
Inconsciamente forse si vive nel terrore stesso dell'amore, ma solo nel momento in cui si è impossessato completamente di noi.
Altrimenti lo agognamo come ricche terre per un conquistatore.
Le persone sono esseri ingenui e stupidi e lo dimostrano quotidianamente, fidandosi di questo malvagio sentimento. Cascano nelle trappole che Egli tende, perchè deve nutrirsi.
Di sofferenza e di sensi di colpa, di rabbia, di lacrime.
Devo però ringraziare questa mia stupidità, altrimenti ora non sarei così grata di averti incontrato.
sabato 25 settembre 2010
I need a trinket for this fear.
Che sia solo un'impressione.
Solo una rievocazione del mio subconscio.
Perchè ti sento lontano? Ho il terrore di perderti, lo sai.
Ma perchè a volte non sembri curartene?
Ho bisogno di vederti e di starti accanto.
Ho bisogno di piangere a dirotto, di rompere qualcosa.
Sarà la situazione di merda al lavoro che mi fa sentire così negativa.
Sarà che ti riesco a vedere sempre meno.
Voglio solo incastrare le mie dita con le tue.
Come hai detto tu, per sempre.
giovedì 16 settembre 2010
Siamo oramai a metà settembre e Facebook pullula di Post e immagini che inneggiano al prendere per il culo chi ancora deve tornare sui banchi di scuola.
Stasera sono passata a fare un po di spesa al gigante e come in ogni centro commerciale che si rispetti, basta fare due passi oltre i cancelletti che subito lo sguardo cade su quaderni con quadretti di ogni misura, pacchi formato famiglia di penne, matite, pastelli, gomme, grembiuli neri, blu o bianchi (io ho avuto la fortuna di portarlo nero), astucci, diari (quanti ne comprerei ancora oggi) e infine, gli zaini.
Non ricordo con esattezza, ma in prima elementare credo di averne avuto uno di Barbie, uno di quelli rosa sfarzosi, pieni di brillantini. Un po come le scarpe che all'epoca andavano tanto, che si illuminavano o che addirittura riproducevano frasi a caso che dicevano "Vieni con me a fare una passeggiata al parco!". Un giorno in terza elementare per sbaglio una mia compagna lo fece partire nel bel mezzo di un compito in classe, che risate.
Memorie a parte, passando per la corsia "scolastica" mi è arrivato al naso quell'odore di zaino nuovo, che ha rievocato in me uno stato d'animo elettrizzato e timoroso, come quello dei primi giorni di scuola. E' stato un attimo di nostalgia che ho vissuto con piacere, ripensando a come sono passati quegli anni.
Sarò forse l'ennesima persona che tira fuori storie melanconiche sul passato, su quando si era bambini, ma sono anni che mi mancano, che rivivrei con piacere.
Ripensandoci oggi, mi prende un forte tristezza per non aver dato probabilmente abbastanza a chi invece meritava molto e per non aver apprezzato e sfruttato le mille occasioni ricevute.
Oggi è facile parlare così, passando sugli errori commessi. Ma la cosa più difficile è alzare la testa e rimediare a tutti quei piccoli errori, che avrei potuto evitare, grazie ai quali però sono la persona che sono diventata.
E grazie a te.
martedì 7 settembre 2010
A volevi un sms ? ...
Una volta mi dissero "Non c'è niente di meglio che un nuovo amore, per dimenticarne uno finito."
Diciamo che forse io ne ho trovato uno e basta. Uno grande grande.
A tratti mi sento quasi ridicola a pensarci, perchè le immagini che mi scorrono quando sogno ad occhi aperti sono le stesse che immaginerebbe una ragazzina alla sua prima cotta.
Forse essendo più grandi si è più consapevoli di certe cose, ma se quelle immagini continuano a scorrere, allora è il caso di ragionarci sopra...
Nemmeno credevo di arrivare fin qui al primo "provoleggiamo". La mia testa era ancora a pensare a cosa fare per recuperare qualcosa che era già finito, o forse cercava solo di rassegnarsi lentamente alla dolorosa evidenza.
Ma quella sera uno strano mal di pancia ha animato il viaggio verso Milano, e le sue mille strade dove mi sono allegramente persa.
"Perduta" ad una fermata della metro, fuori dal mondo, circondata da cinesi, nigeriani e quant'altro sei arrivato tu, sul tuo dio solo sa quanti cavalli blu, come un cavaliere a salvarmi.
"Addio, mi ha vista da lontano e mo che è sceso manco mi guarda in faccia... Va beh, vediamo dopo..." Allungo una mano... Sembra sorridere... Mi guarda... O guarda quello dietro che abbaglia?...Proviamo ad abbracciarlo, prima mi pare di aver visto un mezzo sorriso. Al massimo mi manda a quel paese.
Era la prima volta che il nervosismo mi faceva prendere una margherita. Una MARGHERITA!!! C'era una cazzo di lista della madonna e io ho preso una margherita...
Però almeno mi guarda. Sembra che guardi più me che la pizza.
Pizza che forse nessuno dei due ha finito. Nonostante MARGHERITA.
Va beh si va al Pub... Tu sei avanti, e io mi perdo tra un po di discorsi tra informatici e qualcuno che mi ricorda di aver dimenticato il mio sacchetto rosa a casa...
Perchè ti sei seduto così lontano :( ?
La serata si perde un po... La terza birra ha cominciato a farmi ciondolare qua e la. Così imparo a mangiare mezza margherita...
Una cosa che mi piace in queste situazioni dell'alcool è che mi toglie ogni forma di timidezza.
Mi ti ero aggrappata a mo di zaino. Ma non sembrava darti fastidio, anche se zero reazioni.
Ero comunque confusa... Non capivo. Non gliene fregherà un cazzo?
Il giorno dopo, un caldo infernale, nonostante la birra ricordavo perfettamente le minchiate fatte la sera prima (vedi lo zaino), allora mi sono permessa un po di più. Non ho molta pazienza in queste cose, cerco di arrivare al risultato in meno tempo possibile. Meno menate per la testa e se devo togliere il dente lo levo subito senza star li dolorante per giorni.
Alla fine reagisci, sembra tu ti sia svegliato da una specie di coma. Penso che Lollo quel pomeriggio avrebbe voluto cacciarmi, tanto ero molesta, fra un grattino e una granita al limone. Una delle mille.
Alla fine lo vedo, è intento a guardare i giornali, io sono sola con te. Mi butto.
°comiche°
Ricominciamo.
:)
Osaka, Pub, Palo (:look:)
Povero Andrea...
Poi nemmeno 48 ore, il bisogno di rivedersi era forte.
13 luglio 2010.
Cominciamo.
Speriamo di non finire mai.
Ti Amo.
Diciamo che forse io ne ho trovato uno e basta. Uno grande grande.
A tratti mi sento quasi ridicola a pensarci, perchè le immagini che mi scorrono quando sogno ad occhi aperti sono le stesse che immaginerebbe una ragazzina alla sua prima cotta.
Forse essendo più grandi si è più consapevoli di certe cose, ma se quelle immagini continuano a scorrere, allora è il caso di ragionarci sopra...
Nemmeno credevo di arrivare fin qui al primo "provoleggiamo". La mia testa era ancora a pensare a cosa fare per recuperare qualcosa che era già finito, o forse cercava solo di rassegnarsi lentamente alla dolorosa evidenza.
Ma quella sera uno strano mal di pancia ha animato il viaggio verso Milano, e le sue mille strade dove mi sono allegramente persa.
"Perduta" ad una fermata della metro, fuori dal mondo, circondata da cinesi, nigeriani e quant'altro sei arrivato tu, sul tuo dio solo sa quanti cavalli blu, come un cavaliere a salvarmi.
"Addio, mi ha vista da lontano e mo che è sceso manco mi guarda in faccia... Va beh, vediamo dopo..." Allungo una mano... Sembra sorridere... Mi guarda... O guarda quello dietro che abbaglia?...Proviamo ad abbracciarlo, prima mi pare di aver visto un mezzo sorriso. Al massimo mi manda a quel paese.
Era la prima volta che il nervosismo mi faceva prendere una margherita. Una MARGHERITA!!! C'era una cazzo di lista della madonna e io ho preso una margherita...
Però almeno mi guarda. Sembra che guardi più me che la pizza.
Pizza che forse nessuno dei due ha finito. Nonostante MARGHERITA.
Va beh si va al Pub... Tu sei avanti, e io mi perdo tra un po di discorsi tra informatici e qualcuno che mi ricorda di aver dimenticato il mio sacchetto rosa a casa...
Perchè ti sei seduto così lontano :( ?
La serata si perde un po... La terza birra ha cominciato a farmi ciondolare qua e la. Così imparo a mangiare mezza margherita...
Una cosa che mi piace in queste situazioni dell'alcool è che mi toglie ogni forma di timidezza.
Mi ti ero aggrappata a mo di zaino. Ma non sembrava darti fastidio, anche se zero reazioni.
Ero comunque confusa... Non capivo. Non gliene fregherà un cazzo?
Il giorno dopo, un caldo infernale, nonostante la birra ricordavo perfettamente le minchiate fatte la sera prima (vedi lo zaino), allora mi sono permessa un po di più. Non ho molta pazienza in queste cose, cerco di arrivare al risultato in meno tempo possibile. Meno menate per la testa e se devo togliere il dente lo levo subito senza star li dolorante per giorni.
Alla fine reagisci, sembra tu ti sia svegliato da una specie di coma. Penso che Lollo quel pomeriggio avrebbe voluto cacciarmi, tanto ero molesta, fra un grattino e una granita al limone. Una delle mille.
Alla fine lo vedo, è intento a guardare i giornali, io sono sola con te. Mi butto.
°comiche°
Ricominciamo.
:)
Osaka, Pub, Palo (:look:)
Povero Andrea...
Poi nemmeno 48 ore, il bisogno di rivedersi era forte.
13 luglio 2010.
Cominciamo.
Speriamo di non finire mai.
Ti Amo.
lunedì 23 agosto 2010
Ma io mi domando...
Con che fegato una persona mette in commercio un arnese del genere...
Scatto preso a Santa Teresa di Gallura. Si, sono andata in sardegna con il mio frugoletto :3.
(...)
Son qui davanti allo schermo a cercare parole adatte, ma mi viene solo in mente una citazione da Peanuts:
Charlie Brown: "Penso di piacere a Piperita Patty e a Marcie, ma non so perchè...Vorrei chiederglielo..." Sally: "E' giusto chiedere alla gente perchè ti odia, ma non dovresti mia chiedere perchè le piaci..."Charlie Brown: "Perchè mai?"Sally: "E' una domanda più difficile."
Ti Amo.
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