giovedì 15 ottobre 2009

Barely breathing

Controcorrente, menter tutti avanzano io cammino all'indietro, cerco sostegno nei passanti ma non riesco a recuperare la strada... Finchè inciampo e cado di schiena. Rimango a terra, fisso il cielo.
Le nuvole si muovono, si scontrano, piove. Ma nessun sole ad asciugare.





3 commenti:

  1. Passeggiando per la rete capita a volte di imbattersi, per caso o forse per qualche sorta di coincidenza astrale, in blogs, alcuni dei quali ancora utilizzati, altri ormai in decadimento, che sembrano riflettere parti di vita che tu stesso hai vissuto o stai vivendo.
    Questo è stato uno di quei casi.
    E' per questo motivo probabilmente che mi sono perso a rileggere tutti i tuoi interventi, la maggior parte dei quali mi ha riportato a situazioni molto simili vissute da me in passato.
    Scusa la mia forse eccessiva impertinenza, ma credo di sapere esattamente come ti senti, o come ti sei sentita, nel momento in cui hai scritto queste parole.
    Pur non conoscendoti se non per queste piccole manciate di pixel trasformate da te in emozioni mi sento quasi in dovere di darti un consiglio, per evitarti di passare quello che già ho sperimentato sulla mia pelle e che non auguro a nessuno.
    E' molto semplice sul piano teorico, ma non lo sarà mai per quanto ne vogliamo su quello pratico.
    Credo ti sia impossibile recuperare la strada perchè la strada in realtà per te ora non esiste, ti senti inconsciamente smarrita, senti la mancanza di qualcuno o qualcosa ma non riesci ad ammetterlo consciamente, ed allora ti rifugi dietro false verità che ti possano permettere di andare avanti, ma che in realtà non fanno altro che logorarti dall'interno. Cerchi di creare delle barricate illusorie poste fra te e la maggior parte della gente che hai intorno, cercando di non legarti troppo a nessuno, come se questo possa aiutarti a smetterla di soffrire, ma questo non fa altro che aumentare la confusione che hai dentro, riportando il ciclo all'inizio, alimentandolo e potenziandolo esponenzialmente.
    Quello che devi fare è innanzitutto identificare a mente lucida chi o cosa ti ha creato questo, ed eliminarlo completamente dalla tua vita, trovando un surrogato migliore dell'originale.
    Citando le parole di un grande cantautore italiano:Cambia guerra, cambia città, vedrai che la soluzione presto arriverà.
    Cambia, non rimuovere.
    E se questo ancora non dovesse aiutare, fuggi senza voltarti indietro, non cè mai vergogna nel fuggire da una battaglia che non si può vincere, ma sappi che il dolore che hai provato prima di arretrare ti servirà in situazioni future, in quanto non uccidendoti non ha fatto altro che renderti più saggia.
    Ora so di non essere nessuno per consigliarti cosa sia meglio fare, ma riprendendo la frase di uno dei maggiori filosofi moderni esistiti al mondo:Io sono nessuno, ma rappresento tutti quei nessuno che conosco, persi in una routine uguale giorno dopo giorno, che li porta verso il mausoleo della realtà.

    Scusa se ho forse troppo divagato, ma spero che queste mie parole possano aiutarmi a riflettere, come le tue hanno fatto con me.

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  2. Grazie delle tue meravigliose parole, ancora devo intraprendere questo cambiamento, ma ciò che dici già mi sta aiutando.

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  3. Mi spiace solo non poter condividere con te altri pensieri, Anonimo :) .

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