giovedì 16 settembre 2010


Siamo oramai a metà settembre e Facebook pullula di Post e immagini che inneggiano al prendere per il culo chi ancora deve tornare sui banchi di scuola.
Stasera sono passata a fare un po di spesa al gigante e come in ogni centro commerciale che si rispetti, basta fare due passi oltre i cancelletti che subito lo sguardo cade su quaderni con quadretti di ogni misura, pacchi formato famiglia di penne, matite, pastelli, gomme, grembiuli neri, blu o bianchi (io ho avuto la fortuna di portarlo nero), astucci, diari (quanti ne comprerei ancora oggi) e infine, gli zaini.

Non ricordo con esattezza, ma in prima elementare credo di averne avuto uno di Barbie, uno di quelli rosa sfarzosi, pieni di brillantini. Un po come le scarpe che all'epoca andavano tanto, che si illuminavano o che addirittura riproducevano frasi a caso che dicevano "Vieni con me a fare una passeggiata al parco!". Un giorno in terza elementare per sbaglio una mia compagna lo fece partire nel bel mezzo di un compito in classe, che risate.

Memorie a parte, passando per la corsia "scolastica" mi è arrivato al naso quell'odore di zaino nuovo, che ha rievocato in me uno stato d'animo elettrizzato e timoroso, come quello dei primi giorni di scuola. E' stato un attimo di nostalgia che ho vissuto con piacere, ripensando a come sono passati quegli anni.
Sarò forse l'ennesima persona che tira fuori storie melanconiche sul passato, su quando si era bambini, ma sono anni che mi mancano, che rivivrei con piacere.
Ripensandoci oggi, mi prende un forte tristezza per non aver dato probabilmente abbastanza a chi invece meritava molto e per non aver apprezzato e sfruttato le mille occasioni ricevute.

Oggi è facile parlare così, passando sugli errori commessi. Ma la cosa più difficile è alzare la testa e rimediare a tutti quei piccoli errori, che avrei potuto evitare, grazie ai quali però sono la persona che sono diventata.

E grazie a
te.


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